Differenze fra Parmigiano Reggiano e Grana Padano
Molte persone ritengono che il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano siano la stessa cosa. In effetti presentano una serie di caratteristiche che li accomunano e una serie di elementi che invece li differenziano e li distinguono nettamente, tanto che entrambi i formaggi si sono affermati con il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta.
È naturale che si abbia la curiosità di capire esattamente in cosa si differenzino i due formaggi.
Vi elenco le 7 differenze tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano:
1. Aree di produzione
È la prima differenza: infatti la produzione del Parmigiano Reggiano è circoscritta nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena e parte delle province di Mantova (a destra del Po) e Bologna, a sinistra del Reno. Il Grana Padano può essere prodotto da allevamenti in 33 province fra Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige (limitatamente alla provincia di Trento e ad alcuni comuni della provincia di Bolzano).
2. Alimentazione delle mucche
Il consorzio del Parmigiano Reggiano prevede soltanto un’alimentazione con foraggi freschi e fieno. Il consorzio del Grana Padano consente anche gli insilati
3. Lavorazione
Il Parmigiano si fa soltanto una volta al giorno, con il latte munto la sera prima parzialmente scremato in apposite vasche, cui si aggiunge direttamente quello intero della mungitura del mattino. Per il Grana padano viene utilizzato il latte crudo di massimo due mungiture dello stesso giorno, parzialmente scremato per affioramento.
4. Conservanti
Sono assolutamente vietati nel Parmigiano Reggiano, mentre per il Grana Padano i conservanti sono ammessi perché l’impiego di erba tenuta nei silos comporta maggiori rischi di contaminazione. Si usa il lisozima, proteina estratta dall’albume delle uova di gallina come antifermentativo, per impedire la formazione di colture batteriche all’interno delle forme durante il periodo della stagionatura.
5. Stagionatura
Nel Parmigiano Reggiano la marchiatura si fa a 12 mesi, il prodotto raggiunge lunghe stagionature (24, 30 mesi e oltre, senza limiti) e il consumo si ha mediamente oltre i 24 mesi. Il Grana Padano viene marchiato a 9 mesi e il consumo medio è a 15 mesi.
6. Additivi
Nei caseifici del Parmigiano Reggiano si utilizza esclusivamente il siero innesto naturale come starter batterico per il rafforzamento del processo microbiologico. Nel Grana Padano sono ammessi, con limitazione di 12 volte all’anno, anche batteri lattici isolati in laboratorio da siero innesto naturale dei caseifici.
7. Zona di produzione
Il Parmigiano Reggiano è prodotto per il 20% in aree di montagna (è la più importante Dop di Montagna), mentre la produzione montana di Grana Padano equivale al 2% sul totale.
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