La Malvasia
Come sapete, sono un grande estimatore dei prodotti del nostro territorio.
Se da Parma ci spostiamo verso l’Appennino, fatti pochi chilometri di strada pianeggiante, quasi inaspettatamente il paesaggio si fa collinare e si apre uno scenario incantevole: siamo nel cuore dei Colli di Parma, regno incontrastato della Malvasia, vitigno originario dell’antica Grecia e diffuso soprattutto per merito dei veneziani che avevano adattato foneticamente il nome della città greca di origine, Monembasia, trasformandolo dapprima in Malfasia, poi in Malvagia, e in fine in Malvasia.
A Parma la Malvasia è quella Aromatica di Candia e rappresenta il vitigno a bacca bianca più coltivato, che ha trovato sin dal 1500 il suo terroir ideale nelle dolci colline parmensi dai suoli ricchi d’argilla e dal clima temperato, ideali per la maturazione dei suoi grappoli dorati.
Ho scelto la cantina Monte delle Vigne di Ozzano Taro per produrre la Malvasia di nostra selezione, che in collina si esprime con prorompente personalità regalando nel bicchiere un giallo paglierino e un bouquet aromatico e persistente, fruttato e floreale. Infine appaga il palato con una freschezza e una sapidità in straordinario equilibrio.
La sua versatilità si ritrova anche a tavola: oltre che sposarsi con il Prosciutto Crudo di Parma e Culatello, si accompagna bene ad antipasti, primi piatti, come i tipici tortelli d’erbetta, carni bianche e ricette di pesce non particolarmente elaborate.
È un vino da bere giovane e da servire a 6-8° C.
Buon appetito!
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